Progetto Villard: una banca dati degli utensili medievali

Referenti per il grupporicerche: Matteo Sicios, Stefano Costa

Nei mesi di ottobre 2004 - gennaio 2005 alcuni membri del grupporicerche hanno partecipato all'allestimento della mostra didattica “I modi di Costruire nel taccuino medievale di Villard d’Honnecourt”, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze per l'Architettura dell'Università di Genova e l'ISCUM.

Nell'ambito delle attività didattiche e scientifiche connesse alla mostra è stato dato avvio ad una attività di catalogazione degli oggetti esposti. Si è perciò provveduto preliminarmente ad una documentazione fotografica, nonché alla registrazione di alcuni parametri fisici per ogni pezzo catalogato.

Materiale, dimensioni, peso ed eventualmente alcuni rapporti significativi tra queste grandezze sono stati ritenuti dei parametri di base validi, su cui impostare future ricerche che riguardino la storia degli utensili stessi, ma anche di tutto ciò che con essi è stato costruito, siano manufatti mobili od opere architettoniche. Addentrarsi nelle scelte tecniche degli strumenti adoperati da un costruttore del Medioevo per dare risposte a ciò che oggi possiamo osservare nei manufatti, non solo architettonici, è una delle finalità della ricerca che questa catalogazione può agevolare.

Il catalogo raccoglie, quindi, tutte le informazioni relative questi utensili, accessibili rapidamente attraverso una unica interfaccia, e interrogabili secondo diversi criteri. Il supporto informatico che è stato scelto per contenere queste informazioni è un gestore di basi di dati relazionali sul modello server/client (PostgreSQL, MySQL), anche in previsione di una eventuale successiva pubblicazione online. Se invece verrà privilegiato un utilizzo stand alone in un ambito di ricerca più ristretto, ci si orienterà verso soluzioni più adatte a questa scelta, come ad esempio SQLite. Gli utensili sono stati suddivisi secondo la funzione, che è il medesimo criterio scelto nell’esposizione. Le categorie principali sono:

  1. trasporto (orizzontale) e sollevamento (verticale);
  2. misura, tracciamento e verifica;
  3. lavorazione della pietra;
  4. lavorazione del legno.

Sarà possibile consultare la banca dati anche secondo altri criteri, quale ad esempio la collezione di provenienza. Un ruolo importante viene svolto dall’illustrazione fotografica che rende chiaramente comprensibile la forma, permettendo di comprendere, anche attraverso il confronto diretto con l’iconografia, come un utensile poteva essere usato. Molte forme permettono, come è nel caso di picconi e squadre, un’intuizione immediata circa la loro funzionalità, anche perché si tratta di strumenti di uso comune ancora oggi; per alcuni invece questa comprensione non è altrettanto immediata, e nuovamente la fotografia può svolgere un importante ruolo documentario, nel caso in cui ritragga anche la posizione e il movimento effettuato durante l'utilizzo.

Gli utensili esposti sono in parte riproduzioni, in parte utensili originali degli ultimi due secoli. Gli oggetti ricostruiti si basano sugli oggetti esistenti e sulla iconografia, e sono corretti − e accettabili come confronto scientifico − perché sono il frutto di una ricerca filologica e non semplici riproduzioni delle sembianze degli originali: l’utensile svolge il suo compito quando è realmente tarato per il suo scopo su chi lo deve usare, cioè l’uomo. In questo senso il catalogo assume anche un valore didattico oltre a rappresentare un supporto alle attività di ricerca.

La denominazione di alcuni utensili, e in generale il lessico tecnico, rappresentano un problema in quanto la maggioranza del materiale esposto proviene dalla Francia. Il principale ostacolo non è la semplice traduzione linguistica, quanto piuttosto la presenza di differenze oggettive, più o meno marcate, tra gli strumenti, alcuni dei quali hanno probabilmente diverse cronologie o non erano presenti in entrambe le aree geografiche.

L'attività svolta fino a questo momento, che per ora è consistita nella documentazione fotografica e nelle misurazioni, rappresenta perciò solo un punto di partenza. Le possibilità di arricchire questo catalogo risiedono nel:

  1. dare spiegazione del loro uso;
  2. fornire un corredo iconografico ai diversi utensili
  3. inserirli nel contesto storico ad essi proprio.

Collegamenti utili

Questa relazione è pubblicata in forma cartacea sul Notiziario di Archeologia Medievale, 77, ESCUM, dicembre 2004.